Sposarsi con rito religioso significa promettersi amore e fedeltà davanti a un ministro di culto, che può essere cattolico oppure appartenente ad uno degli altri culti ammessi dallo Stato. A qualsiasi religione o etnia la coppia appartenga, non c’è dubbio: percorrere la navata da sposa o sposo comporta avere una buona dose di coraggio! Non solo perché tutti gli occhi sono puntati su di voi, ma perché, giustamente, vi emozionate per il valore spirituale che date a tale unione. Essendo proprio la spiritualità l’aspetto più importante del matrimonio religioso, deve essere curato con dedizione e pazienza. È normale sentirsi un po’ persi nella prima fase organizzativa ma non temete: insieme a voi sposi leggiamo un esempio di testo, mostrandovi le letture adatte ai differenti momenti della cerimonia, analizziamo i brani musicali che più rispecchiano la vostra storia e vi suggeriamo quando sarebbe bello coinvolgere qualcuno a voi caro. Con il nostro aiuto vedrete che non è poi così difficile!
È possibile celebrare in chiesa matrimoni interreligiosi, tra fidanzati di due religioni diverse, oppure matrimoni misti, tra una parte credente e una completamente atea. In quest’ultimo caso, l’amato non sarà obbligato a ricevere nessun Sacramento, ma dovrà essere consenziente in quanto, se si tratta di unione concordataria, non sarà sposato per la Chiesa ma lo sarà per lo Stato. Il matrimonio in chiesa, infatti, può essere esclusivamente religioso oppure concordatario, caso in cui produce anche effetti sul piano civile. Previe relative pubblicazioni, il celebrante dà lettura degli articoli 143-144-147 del Codice Civile al termine del rito nuziale. È compito del sacerdote richiedere all’ufficiale di Stato Civile di trascrivere il matrimonio negli appositi registri.
Sia che il matrimonio religioso sia richiesto da entrambi i fidanzati o soltanto da uno, la prima cosa da fare è partecipare a un corso prematrimoniale, una preparazione spirituale svolta in una decina di incontri durante i quali si aprono dibattiti e si inducono riflessioni su come affrontare al meglio la vita di coppia, sia nei momenti di gioia condivisa sia nei periodi di difficoltà. Alla fine del percorso, viene rilasciato un attestato di partecipazione al corso prematrimoniale, uno dei documenti indispensabili insieme al certificato di Battesimo, di Cresima e talvolta di stato libero ecclesiastico. Una volta ricevuto il consenso alle nozze e le pubblicazioni religiose sono state affisse per 8 giorni, comprese due domeniche, il parroco rilascia il certificato con cui presentarsi in comune per avviare le pratiche civili in caso di rito concordatario. Consigliamo sempre di portare a termine le questioni burocratiche entro i termini previsti dalla legge canonica e civile in modo da non cadere in preda al panico nelle due settimane che precedono le nozze. Dobbiamo dire che i nostri sposi hanno sempre accettato volentieri il calendario delle scadenze compilato dalla wedding planner!